Pera Volpina, la pera romagnola oggi dimenticata

Pera Volpina, la pera romagnola oggi dimenticata

17.11.2021.

La varietà di pera color ruggine da cuocere nel vino

 

Origine e provenienza della pera Volpina

La coltivazione della pera Volpina è presente in Romagna da oltre un secolo e in passato era molto diffusa tipo di pero molto rustico che cresce spontaneamente adattandosi sia sui terreni freschi e fertili sia su quelli più aridi. La zona di maggiore diffusione delle pere Volpine è quella collinare e appenninica della provincia di Ravenna e della valle del Lamone dove, oggi, si celebra la sagra della Pera Volpina a Brisighella dedicata proprio alla specialità locale.

La pera Volpina è una specialità riscoperta: rientra a pieno titolo fra i cosiddetti frutti dimenticati, ovvero colture di antica tradizione che sono state progressivamente abbandonate con l’avvento delle varietà più commerciali. Tra i frutti dimenticati troviamo per esempio le giuggiole, i corbezzoli, le nespole e numerose tipologie di pere, tra le quali le pere Cotogne e le pere Cocomerine.

Il nome di pera Volpina deriva dalla tradizione popolare e le ipotesi sulla sua origine sono molteplici: c’è chi sostiene che si riferisca al colore marrone della buccia che ricorda il manto delle volpi, mentre secondo altri il frutto sarebbe prediletto proprio da questi animali che se ne cibano in abbondanza.

 

Pera Volpina: caratteristiche e proprietà

La pianta della pera Volpina è un albero di buona vigoria, resistenza e longevità: proprio per queste sue caratteristiche il pero volpino si può trovare ancora oggi impiantato all’interno dei vigneti in Romagna, dove veniva anticamente utilizzato come sostegno per le viti. La Volpina inoltre è una varietà di pera autunnale – l’epoca di raccolta è fine ottobre – e i frutti si conservano per tutto l’inverno: ecco perché il menu contadino dei secoli passati ne era ricco.

La pera Volpina si presenta come un frutto che cresce a grappolo e ha dimensioni ridotte, raggiungendo al massimo i 100 grammi di peso. La buccia è di color ruggine (scopri quali sono le altre varietà di pera con buccia marrone) e la polpa è estremamente granulosa e dura anche a maturazione completa: anche il sapore della Volpina, oltre che il suo aspetto, è poco invitante, poiché risulta piuttosto aspro e legnoso. Questo spiega perché da sempre questa varietà di pere viene consumata esclusivamente previa cottura.

 

Pera Volpina: ricette e come cucinarla

La cottura della pera Volpina secondo la tradizione romagnola avviene o in acqua oppure nel vino: in quest’ultimo caso si utilizza il Sangiovese, oltre ad aggiungere altri ingredienti del territorio come le castagne, l’alloro, varie spezie come cannella e chiodi di garofano, lo zucchero e anche un pizzico di sale. Così cucinata, la pera Volpina risulta molto più morbida, dolce e aromatica rispetto a come si presenta appena colta e possiede molteplici proprietà benefiche: è considerata infatti efficace contro la carie, la stitichezza e l’acidità e favorisce la salute della pelle e l’effetto detox.

Altre ricette con la pera Volpina sono quelle per ottenere confetture di pere, mostarde e pere caramellate al forno, ma la preparazione più famosa è quella del savor, una sorta di marmellata contadina romagnola che si cucina al termine della vendemmia facendo bollire per lungo tempo il mosto non fermentato e aggiungendo frutti autunnali locali, tra cui appunto le pere Volpine.

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