La Martin Sec è una pera di origine francese molto antica, che risalirebbe addirittura al XVI secolo: esistono infatti attestazioni scritte di questa varietà risalenti al 1530 da parte di un agronomo francese di nome Charles Estienne. L’origine geografica della pera Martin Sec è di difficile collocazione: sebbene lo stesso Estienne la collochi nella regione dello Champagne, sono molte le vallate alpine a cavallo tra Italia e Francia che se ne contendono la primogenitura. Sempre a proposito di testimonianze scritte, per esempio, nell’opera ottocentesca “La Pomona italiana” di Gallesio questa varietà viene descritta come di provenienza piemontese, mentre altri esperti francesi come Merlet e Leroy ne parlano in termini di pera d’origine transalpina.
Il nome della pera Martin Sec risente della sua storia: con ogni probabilità si deve alla festa di San Martino che la Chiesa celebra l’11 novembre, nel cuore dell’autunno, e che nel mondo contadino veniva festeggiato in occasione del raccolto dei prodotti tipici del periodo, tra cui anche queste pere. Altri nomi della pera Martin Sec sono le varianti francesi o piemontesi: Marteun Seque, De Saint Martin, Martin sec d’hiver e pera Martina, oppure le denominazioni di pera Cannellino, pera Roggia, pera Cavicchione e pera Garofala (nella zona del Bolognese).
Le antiche origini della Martin Sec fanno sì che molte altre qualità di pere piemontesi siano riconducibili ai suoi semi, come per esempio la pera Martinone, la pera Supertino e la pera Madernassa.
La pera Martin Sec è stata per lungo tempo la varietà più coltivata nelle valli alpine tra la Francia e il Piemonte, nei classici frutteti e orti di famiglia, grazie alla resistenza della sua pianta e dei frutti stessi: si tratta infatti di pere durevoli e in grado di conservarsi più a lungo rispetto ad altre qualità. Oggi sono proprio queste caratteristiche ad aver permesso una riscoperta della pera Martin Sec dopo un periodo di oblio nel secolo scorso, quando la moderna frutticoltura industriale ha ridotto a poche varietà le pere coltivate in Italia (scopri di più sulla diffusione delle pere in Italia e nel mondo). Le coltivazioni di Martin Sec si sono così estese dal Piemonte – dove si concentrano in alcune vallate del cuneese e saluzzese – anche ad altre regioni e si possono trovare soprattutto in Trentino e in Emilia-Romagna.
La Martin Sec è una pera autunnale tardiva, che matura dopo il raccolto direttamente in fruttaio a cavallo dell’inizio del nuovo anno. La raccolta delle pere Martin Sec avviene, invece, in precedenza, tra la fine di ottobre e metà novembre.
La Martin Sec è una qualità di pezzatura piuttosto ridotta e buccia spessa, che la rende una pera adatta alla cottura. Il colore della buccia è particolare e iscrive la Martin Sec tra le pere bronzate e color ruggine, con striature rosse o arancioni nelle zone maggiormente esposte al sole. Il colore della polpa invece è giallo e la consistenza quella di una pera croccante e soda, molto meno succosa di altre varietà (scopri le pere più dolci e quelle più croccanti). Il sapore della pera Martin Sec è vagamente tannico, non eccessivamente dolce ma comunque aromatico, decisamente più invogliante da mangiare come pera cotta che non come frutto da tavola.
Cuocere le pere Martin Sec è il modo più diffuso per consumarle. Si tratta infatti di una varietà di pera utilizzata in cucina più che per il consumo fresco, anche a causa della maturazione successiva alla raccolta: tendenzialmente la pera Martin Sec è pronta da cuocere dopo due settimane di maturazione in fruttaio. Con la sua buccia resistente alle alte temperature, questo frutto si può preparare cotto al forno o bollito ed è un ottimo ingrediente per dolci con le pere (scopri le nostre ricette di dessert): tra le ricette più famose, le pere Martin Sec al vino rosso, una specialità piemontese molto apprezzata e molto gustosa che tradizionalmente viene preparata con questa tipologia di pere (scopri di più sulle pere cotte nel vino).