La torta pere e cioccolato (scopri la ricetta) e il risotto alle pere (scopri come prepararlo) sono tra i piatti con le pere più famosi e più preparati in tutta Italia, ma in moltissime regioni possiamo trovare ricette tipiche con le pere tramandate da generazioni a livello locale e figlie di una tradizione secolare. Scopriamo quali sono i più particolari dolci regionali con le pere.
La pera tipica del Piemonte è la Madernassa, ma non è l’unica varietà regionale. In questa regione il piatto tipico a base di pere è la torta Palpiton biellese, un dolce della tradizione piemontese originario di Mongrando, in provincia di Biella, che da secoli si prepara con ingredienti poveri tipici del mondo contadino: pane raffermo, amaretti, uova, uvetta e pere, anche se l’ingrediente che dà quel tocco di sapore in più è un liquore, il Fernet. La Palpiton è una torta non lievitata che si ottiene cuocendo in forno l’impasto nel quale vengono mescolati tutti gli ingredienti comprese le pere cotte in padella con burro e zucchero. Il risultato è un dolce con le pere dal colore scuro, l’aspetto rustico e il gusto speciale.
In Friuli e in particolare a Trieste vi era un tempo la tradizione – oggi in gran parte perduta – di vendere per strada i cosiddetti petorai. Si tratta di pere cotte e infilzate in serie su un bastoncino che venivano offerte da venditori ambulanti detti “petoraler” e devono il loro nome alla credenza che il consumo di pere calde giovasse al petto, soprattutto come rimedio contro la tosse (scopri tutti i benefici delle pere cotte). Oggi le pere petorai triestine hanno assunto un ruolo di comfort food e vengono preparate secondo la tradizione, utilizzando pere Volpine o pere Kaiser: le pere cotte nel vino sono speziate con aromi di cannella e chiodi di garofano e vengono poi consumate rigorosamente calde.
Un altro esempio di dolce povero con le pere viene dalla Lombardia e più precisamente dalla provincia di Como, dove è tradizionalmente cucinata la torta Miascia. La Miascia del lago di Como, declinata in diverse varianti nei vari paesi della zona lariana, è una torta tipica lombarda a base di frutta e pane, ingredienti economici facilmente reperibili nel mondo contadino locale. La ricetta della torta Miascia prevede l’impiego di due farine – oltre a quella bianca anche la farina gialla di mais – e del pane raffermo ammollato nel latte, con l’aggiunta all’impasto di frutta secca e fresca che tipicamente è costituita da mele, pere e uvette. Il dolce così ottenuto è una torta morbida dal sapore estremamente variegato, adatta per ogni occasione.
Il dolce con le pere della Campania è senza dubbio la torta ricotta e pere, che ha origine napoletana (scopri la ricetta per prepararla), ma se dal capoluogo ci spostiamo sulla costiera Sorrentina allora la tipica ricetta tradizionale è quella delle pere Mastantuono. Si tratta di pere ripiene al cioccolato la cui preparazione ha un’origine antichissima e sono ogni anno cucinate in occasione della Festa dell’Assunta, a Ferragosto: la varietà Mastantuono è infatti una pera che matura in agosto e la sua consistenza croccante viene sfruttata per farla cuocere nel vino rosso, non prima però di averla riempita con un ripieno a base della polpa stessa della pera, ricotta, pinoli, amaretti e cacao. Si tratta di un piatto dolcissimo con le pere, che rende ancora più gustoso il pranzo di ferragosto.
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In dialetto locale si chiama baccalà agghiotta (baccalà alla ghiotta) ed è un piatto tipico della cucina catanese, messinese e palermitana, dove si prepara in occasione della festa dell’Immacolata l’8 dicembre. Questa ricetta di pesce originale unisce la cucina di mare siciliana ad ingredienti di terra che la stessa isola fornisce in abbondanza, come le patate, le olive, i capperi e le pere. Già perché la coltivazione delle pere in Sicilia è abbastanza diffusa, specialmente nella regione dell’Etna (scopri di più sulle varietà di pere siciliane), ed è proprio una qualità di pera locale, la pera Spineddi o Spinelle siciliana, che viene utilizzata per condire il baccalà in umido insieme a patate e passata di pomodoro, con l’aggiunta finale di uvetta, pinoli e olive, per dare vita a un piatto di pesce completo e dal sapore davvero invitante.