Avere una regola alimentare è assolutamente consigliato, per tutta la famiglia!
I nutrizionisti concordano che la dieta deve essere equilibrata, sana e variata, ricca di frutta e verdura di stagione. Ogni tanto però è bene cedere a qualche tentazione, che aiuta a rimanere fedeli alla propria regola!
“Dimmi quel che mangi e ti dirò chi sei”, diceva Anthelme Brillat-Savarin!
Per cui se ci sono dei cibi che ci rallegrano, perché non approfittarne?
È la prerogativa dei comfort food, quelli cioè che ci confortano, da non confondere con i junk food, ovvero i cibi spazzatura: golosi sì, ma molto calorici e poco nutrienti.
Ecco qualche suggerimento per coccolarsi con il cibo, senza rinunciare alla salute!
Il cioccolato allontana lo stress e dona il buonumore. Unanimi esperti e nutrizionisti nel ritenere che sia uno stimolatore di dopamina, endorfine, ossitocina e serotonina, ribattezzate sul web il “quartetto della felicità”!
Ricco di calcio e vitamine diverse a seconda dei gusti, il gelato è un dolce strappo alla regola, da concedersi senza rimpianti.
Tanto più che nel cervello suscita il cosiddetto “meccanismo di ricompensa” – lo confermano i ricercatori del Institute of Psychiatry di Londra – che dona soddisfazione e allegria.
Se avete esagerato con i comfort food, potete accelerare il metabolismo mangiando 2 o 3 pere.
Oltre a essere ricche di fibre, vitamine e sali minerali, sono sane e gustose, aiutano a mantenere il peso ideale e – secondo una ricerca dell’Università di Rio De Janeiro – favoriscono anche il dimagrimento.
Gli italiani sono ghiottissimi di pizza. Pensate che ogni persona all’anno ne mangia 7,6 chilogrammi (Coldiretti).
Come rinunciare dunque a questo piacere?
Siate piuttosto attenti a condimenti e farciture oppure scegliete le farine di cereali integrali, che stimolano la produzione di serotonina.
Chiunque la prepari, la torta fatta in casa è un must dei comfort food, come tutti i cibi legati alla nostra memoria!
Torta della nonna, biscotti della mamma, dolce al cucchiaio delle feste… rievocano ricordi positivi (ricordate il film “Ratatouille”?), sprigionando un grande senso di appagamento!
Secondo una ricerca dell’Università di Buffalo, li scegliamo non tanto per il sapore ma per il legame emotivo con chi ce li ha preparati da piccoli!