Comprare le pere al banco frutta del supermercato o dal fruttivendolo può sembrare un’operazione banale, ma non lo è affatto. Bisogna infatti districarsi tra molteplici varietà di pere, diverse a seconda della stagione, saper valutare la provenienza (meglio le pere italiane o quelle di importazione? In questo periodo è molto probabile trovare frutta proveniente dall’estero: scopri perché) e la qualità dei frutti. E soprattutto scegliere pere mature al punto giusto. Come fare? Ecco alcuni consigli
La prima cosa da fare è anche quella più semplice: chiedere aiuto a chi se ne intende. Ecco perché acquistare la frutta nei negozi o mercati ortofrutticoli è meglio che farlo nelle grandi catene di supermercati: il fruttivendolo o l’ortolano è una figura che sa consigliare le pere migliori, conosce quali sono le pere di origine italiana – come la pera Angys, che è coltivata solo in Italia, in Veneto ed Emilia-Romagna – ed è in grado di riconoscere il grado di maturazione delle pere, in modo da darci frutti pronti per il consumo, se lo desideriamo.
Le pere presenti sugli scaffali non sono sempre le stesse. O meglio, spesso lo sono quelle dei supermercati, che sfruttano l’import di pere dall’estero da Paesi del Sudamerica o dal Sudafrica (scopri quali sono i maggiori produttori mondiali di pere) per proporre le qualità di pere più diffuse in tutti i mesi dell’anno. La cosa migliore, tuttavia, è attenersi alla stagionalità dei prodotti e scegliere varietà di pere che maturano nel periodo in cui le consumiamo. Di conseguenza, è importante sapere che i mesi giusti per mangiare le pere Kaiser e Conference sono quelli autunnali, che le varietà di pere estive sono disponibili da metà luglio in avanti e che fino a marzo solitamente troviamo in commercio le pere che maturano in inverno.
Scopri i periodi di maturazione delle pere
La maggior parte delle pere cambia colore con l’avanzare della maturazione, pertanto possiamo farci un’idea del grado di maturità del frutto a partire dall’osservazione dell’aspetto cromatico. Le pere giallo-verdi, come per esempio la pera Williams o la pera Guyot hanno inizialmente la buccia di colore verde, per poi virare al giallo quando sono pronte da mangiare. Attenzione però alle eccezioni come la pera Coscia e la pera Conference, che rimangono verdi anche quando sono mature.
Tendenzialmente, anche per le pere di colore rosso, rosa o marrone, la buccia che diventa di colore più scuro è un segnale dell’avvicinarsi della maturazione completa, e in molti casi la variazione cromatica si accompagna anche alla comparsa di arrossamenti sulla parte più esposta al sole.
Come avviene per la raccolta dei frutti (scopri come si raccolgono le pere), il metodo empirico è sicuramente il più efficace: per valutare se una pera è matura bisogna usare il tatto. Tastare con delicatezza la superficie del frutto per saggiarne la consistenza è un’operazione che non richiede conoscenze approfondite: se la polpa offre resistenza e ci fa percepire la pera come particolarmente dura, allora significa che non è ancora pronta e va lasciata maturare ulteriormente; se invece la pressione delle dita riesce ad affondare leggermente possiamo considerare la pera matura al punto giusto.
E se vogliamo accelerare il processo di maturazione di una pera, c’è un trucco che possiamo seguire: scopri quale.