L’origine della pera risale a millenni fa, con ogni probabilità nella zona dell’Asia minore (scopri di più sulla storia della pera e la sua evoluzione fino ai giorni nostri), ma per l’epoca moderna il vero caposaldo della frutticoltura italiana in ambito letterario e naturalistico, che per quasi due secoli è stato un riferimento indiscusso in materia e ha anticipato in alcune ricerche persino i lavori di Darwin e Mendel, è costituito dall’opera “Pomona italiana” scritta da Giorgio Gallesio nella prima metà dell’Ottocento.
Gallesio era un botanico e naturalista originario della Liguria, che ricoprì importanti incarichi amministrativi nella Repubblica genovese e nel Regno di Sardegna alle dipendenze dei Savoia ma che con grande passione si dedicò anche ai propri interessi scientifici e alla cura dell’azienda agricola di sua proprietà. Questa sua attività sfociò nella grande opera a cui dedicò gli ultimi vent’anni della sua vita, un trattato iconografico e scientifico che aveva l’obiettivo di catalogare e descrivere tutte le varietà di frutti italiani conosciute all’epoca e dei loro alberi da frutto.
L’opera di Gallesio prese il nome completo di “Pomona italiana ossia Trattato degli alberi fruttiferi”. Il titolo è ispirato alla dea romana Pomona, definita “patrona pomorum” in quanto divinità consacrata ai frutti e tradizionalmente raffigurata con una mela in mano, una corona di foglie intrecciate sul capo e lineamenti che simboleggiano la bellezza bucolica. La Pomona italiana rappresenta la prima opera pomologica italiana di tipo iconografico, realizzata peraltro in un contesto storico che vedeva la penisola italica ancora molto frammentata e lontana dall’unità del Regno d’Italia, e ha un valore particolarmente prezioso in quanto restituisce con immagini illustrate e descrizioni di stampo scientifico uno spaccato molto accurato delle varietà frutticole nazionali a inizio Ottocento.
La scrittura della sua monografia pomologica – nonché la realizzazione delle tavole illustrate dei frutti, che furono commissionate a diversi artisti – impegnò Gallesio dal 1817 fino al 1839, anno della sua morte (l’opera rimase infatti incompiuta), in una vera e propria impresa editoriale che fu infine data alle stampe a Pisa per un totale di 41 fascicoli contenenti 156 articoli e ben 160 illustrazioni a colori, realizzata con carta e finiture di elevato pregio. A causa dei costi di stampa elevatissimi, la tiratura dell’edizione originale della Pomona italiana fu di sole 176 copie, destinate a esponenti dell’alta società.
All’interno della Pomologia italiana sono elencate e descritte tutte le principali varietà di frutti conosciuti in quel periodo in Italia: mele, uve, pesche, susine, ciliegie, fichi, albicocche, pere e molti altri ancora. Le varietà di pera descritte da Gallesio nella Pomona italiana sono in totale 21: tra queste troviamo alcune qualità che ancora oggi sono coltivate e altre che invece sono a rischio estinzione (scopri le varietà di pere più rare). Ecco l’elenco delle varietà di pera menzionate da Gallesio nella Pomona italiana:
Image source: commons.wikimedia.org
Author: Rawpixel