Varietà di pere rare e antiche

Varietà di pere rare e antiche

16.06.2021.

Qualità di nicchia, rustiche e coltivate a livello locale

 

Esistono alcune migliaia di varietà di pere al mondo, eppure quelle coltivate per la grande distribuzione commerciale internazionale si riducono oggi a poche decine di qualità. Parallelamente a queste, tuttavia, alcune tipologie di pere più antiche e rare continuano a resistere in alcune zone e regioni, grazie all’impegno di coltivatori e consorzi di protezione che ne garantiscono la salvaguardia e la continuità. Scopriamo allora quali sono le qualità di pera più ricercate e di nicchia rispetto alle diffusissime Williams, Abate e Kaiser.

 

Pera Catillac, un’antica qualità svizzera

C’è stato un tempo, in Svizzera, in cui praticamente in tutti i frutteti di famiglia non poteva mancare una pianta di pere Catillac. Si tratta di una qualità di pera di importazione, giunta in terra elvetica da zone ben più esotiche come la Guyana francese, e molto antica poiché ne esistono attestazioni seicentesche. Nel corso dell’Ottocento e della prima parte del Novecento, questo pero particolarmente longevo e in grado di adattarsi a varie condizioni climatiche ha avuto una notevole fortuna in territorio svizzero, in modo particolare nel Vallese, contribuendo alla dieta quotidiana del mondo contadino. Pera autunnale che viene raccolta alla fine di ottobre, la Catillac – conosciuta anche con il nome di “pera testa di gatto” per via della sua forma particolare – ha una durata molto lunga ed è così in grado di conservarsi fino alla primavera, ma la sua qualità più spiccata è sicuramente la resistenza alle alte temperature: tannica e dalla buccia color grigio-verde, è un ottimo frutto per la cottura e ingrediente molto utilizzato nelle ricette tradizionali di dolci svizzeri con le pere.

 

Pera Gnocco, una varietà antica emiliana

Tra le qualità di pere più antiche coltivate in Italia c’è sicuramente la pera Gnocco, una tipologia che nel Parmense era già conosciuta e apprezzata nel 1700. Oggi coltivazioni di pero Gnocco si trovano soprattutto in Veneto nella zona del Bellunese e del Trevigiano, protette grazie all’ inserimento di questa varietà tra i prodotti dell’Arca del Gusto Presidio Slow Food. Considerata una varietà di poco pregio, la pera Gnocco deve il proprio nome alla sua forma tozza e ha la particolarità di essere una pera da cuocere al forno, diventando in questo modo molto più dolce rispetto al consumo crudo. La raccolta delle pere Gnocco avviene nella prima metà di agosto, ma è necessario attendere qualche settimana prima di poterla considerare pienamente matura: anche per questo motivo a livello locale è chiamata con gli appellativi di pera malvestita o pera bugiarda.

 

Pera Moscatella, qualità estiva di origine romana

Nei secoli passati la pera Moscatella o Moscatello è stata segnalata qua e là in tutte le zone della penisola, ma si può affermare che le sue origini siano da ricondurre alle campagne romane dove veniva coltivata già nel Cinquecento o addirittura in epoca Romana: potrebbe infatti essere questa la tipologia di pera che Plinio il Vecchio chiama “pera Superba” nella sua enciclopedia “Naturalis historia”. Si tratta di una qualità rustica di dimensioni ridotte, forma triangolare e picciolo allungato, con buccia color giallo con arrossature per l’esposizione solare. Le Moscatelle sono pere estive precoci, che maturano e sono raccolte intorno alla metà di luglio, e si chiamano in questo modo a causa del loro intenso profumo di moscato. Solitamente vengono consumate fresche appena colte, oppure impiegate come pere per preparare mostarde e distillati. Oggi la pera Moscatella è coltivata prevalentemente al nord, in Trentino.

 

Pera Pericina

Anche la pera Pericina è entrata a far parte dell’Arca del Gusto di Fondazione Slow Food per evitare l’estinzione dopo secoli di storia. Questa antica varietà  nasce infatti ai tempi dell’antica Roma, ma lontano dalla capitale dell’impero: veniva infatti coltivata in Campania, in provincia di Salerno nella zona dei monti Picentini, dove oggi è ancora diffusa. Oltre che per il gusto dolce e zuccherino, le pere Pericine si riconoscono dalla forma allungata e dal colore verde della buccia (clicca qui per conoscere le classificazioni delle pere in base al colore), che vira al marrone con la maturazione. Quest’ultima avviene tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno – si raccoglie a cavallo tra agosto e settembre – ma la sua consistenza compatta ne protrae la durata: non per nulla uno dei tipici dolci natalizi campani, i calzoncelli, è a base di pera Pericina.

Share This:

Author: