Le proprietà nutrizionali della pera sono il motivo principale per cui questo frutto fa bene a tutte le età: il suo contenuto di sali minerali, zuccheri a rapido assorbimento (scopri di più sugli zuccheri della pera), fibre concentrate soprattutto nella buccia e vitamine fornisce all’organismo nutrienti essenziali per il metabolismo, la salute e il fabbisogno energetico. Dopo aver passato in rassegna i minerali e le fibre della pera (leggi qui l’articolo), scopriamo di più sulle vitamine di questo frutto.
La vitamina più presente nella pera è la vitamina C, nota anche con il nome di acido ascorbico. Si tratta di una vitamina idrosolubile, che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare in autonomia e deve pertanto ricavare dall’alimentazione. Le sue proprietà si perdono con la cottura: ecco perché, in questo caso, è preferibile mangiare le pere crude anziché cotte (scopri tutti i benefici delle pere cotte). La pera è uno dei frutti con più vitamina C, insieme a kiwi, ribes e fragole, dal momento che ne contiene in media 4 mg per 100 g a fronte di un fabbisogno giornaliero di vitamina C pari a 70 g per le donne e 90 g per gli uomini. Una pera Angys di media pezzatura, pari a circa 300 g di prodotto, contiene mediamente 13 mg di vitamina C.
Le funzioni della vitamina C riguardano molteplici processi di sintesi a livello cellulare, ma il suo ruolo è importante anche per la salute della pelle, la rigenerazione cellulare nei tessuti, la funzionalità dei vasi sanguigni e l’assorbimento del ferro da alimenti vegetali.
Un’altra vitamina contenuta nella pera in buone quantità è la vitamina K, una sostanza che invece è liposolubile, non si perde con la cottura, si trova accumulata nel fegato e non è necessario assumere regolarmente mediante il cibo. Tuttavia, mangiare alimenti che contengono vitamina K è un buon modo per soddisfare l’esiguo fabbisogno giornaliero pari a 140 mg. Per fornire all’organismo tale quantitativo è sufficiente seguire una dieta sana senza particolari accorgimenti, privilegiando i cibi che contengono più vitamina K: pomodori, spinaci, cavoli, lattuga, basilico tra le verdure, kiwi, frutta secca e pera tra la frutta.
L’importanza della vitamina K è testimoniata dalle funzioni che svolge nel processo di coagulazione del sangue, nel contrasto alla calcificazione arteriosa, nel rinforzamento delle ossa e nella prevenzione di tumori alla prostata e al fegato.
Le pere contengono vitamina B, o meglio, vitamine del gruppo B. Già, poiché queste sostanze sono più di una (gli scienziati ne hanno individuate ben 12): quelle contenute nella pera sono le vitamine B1, B2 e B3. La B3 (niacina) è la vitamina B più presente nelle pere (in media 10 mg ogni 100 g): ha effetti benefici su stomaco e intestino, aiuta la digestione e la regolarità intestinale, migliora l’idratazione della pelle ed è coinvolta nel processo di respirazione cellulare.
La vitamina B2 o riboflavina, presente nelle pere in quantità pari a 0,03 g per 100 g, serve a dare energia all’organismo per svolgere le funzioni metaboliche e aiuta inoltre a combattere pruriti, infiammazioni e bruciori del cavo orale.
La vitamina B1 o tiamina nelle pere è contenuta in quantitativi molto limitati (0,01 g per 100 g di prodotto), ma è comunque un nutriente importante perché contribuisce a convertire il glucosio in energia e a mettere quest’ultima a disposizione dell’organismo. Inoltre, la B1 previene e contrasta dolori muscolari e stanchezza.