I semi della frutta sono l’elemento che consente la riproduzione della pianta, ma da parte dell’uomo che se ne ciba sono il più delle volte considerati uno scarto e un fastidioso nocciolo da rimuovere. Se infatti esistono semi di frutti che fanno bene all’organismo e sono commestibili – come per esempio quelli di melograno, anguria e mandarino che contengono vitamine, senza dimenticare i semi che mangiamo comunemente come quelli di zucca o di sesamo –, la maggior parte dei semi viene rimossa dal frutto prima di mangiarlo o durante la masticazione: pensiamo a ciliegie, albicocche, uva, pesche, prugne, mele e ovviamente anche alle pere.
Eppure esistono anche frutti senza semi: alcuni già presenti in natura – come per esempio l’arancia navel che è l’unica varietà di arancia senza semi – e poi coltivati mediante innesti, altri ottenuti appositamente dall’uomo mediante mutazioni genetiche. È questo il caso dell’uva senza semi, creata specificamente per poter degustare acini privi di semi.
Ci sono poi i frutti partenocarpici, ovvero frutti che vengono prodotti dalla pianta senza semi in natura: la pianta partenocarpica è un albero da frutto che dà origine a frutti non fecondati e, di conseguenza, privi di semi al loro interno. Un tipico esempio di frutto partenocarpico molto comune è la banana: quelle che troviamo in commercio sono infatti banane partenocarpiche, appositamente selezionate in modo da essere prodotte senza semi. Di conseguenza esiste in natura anche una banana con i semi, che sarebbe decisamente poco commestibile.
Anche nella specie delle pere la partenocarpia è un fenomeno esistente e relativamente diffuso. Ricordando che quando parliamo di pera stiamo in realtà parlando del falso frutto del pero (scopri di più sull’albero delle pere), comprendente anche la polpa e la buccia (il pomo) che tecnicamente non ne farebbero parte, non è raro imbattersi in esemplari di piante che producono pere senza semi per via partenocarpica: alcuni esempi di varietà di pere che possono non contenere semi sono le pere Williams e le pere Madernassa.
La produzione e coltivazione delle pere, specialmente quella intensiva a scopo commerciale, sfrutta tuttavia la propagazione per innesto delle piante da frutto: di conseguenza, è piuttosto difficile trovare pere senza semi tra quelle comunemente in vendita e bisogna rivolgersi ad agricoltori che si occupano di selezionarle appositamente.
I semi della pera costituiscono così l’unico elemento non edibile di questo frutto (possono contenere amigdalina e acido ciandrico, sostanze naturali che in alte concentrazioni sono nocive per l’organismo umano): come sappiamo, infatti, la buccia delle pere è un’ottima fonte di fibre alimentari che portano svariati benefici a livello di equilibrio intestinale (scopri di più qui).