Pera Abate, la pera francese che ha fatto fortuna in Italia

Pera Abate, la pera francese che ha fatto fortuna in Italia

05.03.2021.

La varietà autunnale più coltivata in Emilia Romagna

 

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle qualità di pera più diffuse in commercio: dopo Williams, Kaiser, Nashi, Decana, Coscia e Butirra Hardy, oggi cerchiamo di conoscere meglio la pera Abate, una delle più famose tra le pere prodotte in Italia.

 

Nomi della pera Abate

Il vero nome della pera Abate è Abate Fetel, colui che secondo la tradizione avrebbe selezionato per primo questa tipologia di pera nel corso del Quattrocento, nel paesino francese del Rodano dove era sacerdote. Questa pera è conosciuta pertanto anche con la versione francese del nome, Abbé Fétel, e con il termine Calebasse abbé Fétel, con riferimento alla forma allungata della pera Abate che ricorda quella di una zucca (calebasse significa “zucca” in francese).

 

Pera Abate: origini e diffusione

Le ricostruzioni storiche non sembrano però coincidere con la leggenda popolare che riconduce all’abate francese l’origine della pera Abate. Le prime attestazioni scritte di questa varietà di pera risalgono soltanto alla seconda metà dell’Ottocento e datano al 1876 la prima presentazione documentata della pera Abate: al Congresso di Lione, da parte di monsieur Jacquier.

Inizialmente la pera Abate non suscitò grande attenzione, tanto da non comparire tra i frutti raccomandabili indicati dal Congresso francese per tutto l’Ottocento e da essere ancora poco diffusa nella prima metà del secolo successivo.

La fortuna della pera Abate si deve alla sua introduzione in Italia nel Secondo Dopoguerra: a partire dagli anni ’50, infatti, la coltivazione di questa varietà si sviluppa rapidamente in Pianura Padana, concentrandosi in modo particolare in provincia di Ferrara. Oggi le pere Abate prodotte in Europa sono quasi esclusivamente di provenienza italiana, mentre tra gli altri produttori mondiali di pera Abate ci sono Nuova Zelanda, Australia e Cile che, trovandosi nell’emisfero boreale, consentono di trovare in commercio questa pera autunnale anche a maggio.

 

Coltivazione della pera Abate

Come detto, la Abate Fetel è una pera autunnale: il suo periodo di maturazione inizia con il mese di settembre, abitualmente quando la buccia dei frutti inizia a diventare di colore giallo (scopri i vari colori delle pere) e la raccolta si protrae fino all’inizio di ottobre. La pianta della pera Abate è un pero robusto e vigoroso, che si adatta bene al clima di tutta la penisola italiana ed è in grado di sopportare anche gli inverni più rigidi e il freddo: ecco perché circa il 60% dell’intera produzione italiana di pere Abate si concentra in Emilia Romagna, dove questa qualità ha ottenuto anche il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).

La principale caratteristica della pera Abate, che la rende facilmente identificabile fra tutte le altre tipologie di pere, è la sua forma allungata – paragonabile appunto a quella di una zucca. L’aspetto della buccia è rugginoso, su una tinta di colore giallo quando la pera giunge a maturazione, e al tatto risulta leggermente rugosa. La polpa della pera Abate è bianca e morbida, particolarmente zuccherina, con note aromatiche percepibili al palato.

 

Pera Abate: calorie e valori nutrizionali

Le calorie della pera Abate si aggirano mediamente sulle 35-40 per ogni 100 g di prodotto (per calcolare l’apporto calorico complessivo della pera bisogna tenere conto della sua forma irregolare, con il peso di una singola pera Abate che può oscillare dai 150 g fino anche ai 300 g a seconda delle dimensioni).

Come tutte le altre varietà di pera, anche la Abate Fetel è una pera dalle ottime proprietà nutrizionali: fornisce infatti all’organismo un elevato apporto di sali minerali, zuccheri semplici di facile assimilazione (scopri di più sugli zuccheri delle pere) e di fibre utili al benessere intestinale, concentrate soprattutto nella buccia.

Share This:

Author: